#iosonoarischio

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L’emergenza Coronavirus (COVID-19) ha esposto ognuno di noi a rischi che non avremmo mai potuto immaginare. Ma in questo momento chi lotta contro un tumore del sangue rischia molto di più. Proprio queste persone potrebbero vedersi tagliare servizi fondamentali per affrontare la malattia. AIL, per la prima volta dopo 26 anni, non potrà scendere in piazza con le sue Uova di Pasqua e molte delle attività che supporta sono a rischio. Chi è passato per le camere sterili, ha combattuto la malattia aggrappandosi alla vita, ed ha lottato ogni giorno vivendo un isolamento forzato ha tanto da insegnarci oggi. Chi ha visto un familiare, un amico, una persona cara sa quanto sia importante non esporsi e non prendere neanche un colpo di vento. Questi giorni di paura collettiva e di grande protezione ci fanno capire ancora di più l’importanza dei servizi che AIL, l’Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, porta avanti, ogni giorno, da 50 anni, per garantire ai malati onco-ematologici cure e assistenza anche a casa. Il Coronavirus obbliga i pazienti onco-ematologici ad una permanenza forzata in casa, ma la continuità delle cure va garantita da infermieri e medici specializzati grazie al supporto di AIL. Ogni anno più di 7500 pazienti vengono seguiti ed aiutati da AIL nella loro lotta contro la malattia, sostenuti nella loro battaglia, con un investimento di più di 8 milioni di euro l’anno. Aiutaci a sostenere questa grande attività di supporto quotidiano, ancora più importante in questo periodo. Cosa ti chiediamo per aiutarci ad affrontare questa emergenza? DONA! -----------------------------------------------------------------------------------------